I composti organici del cloro sono prodotti (biosintetizzati) da un vasto numero di organismi animali e vegetali, sia terrestri che marini, come spugne, coralli, alghe, meduse, funghi, licheni, insetti fino ai mammiferi; ad esempio una pianta medicinale della cultura popolare cinese produce fino a cinque composti organoclorurati, una raganella dell'Ecuador biosintetizza un alcaloide contenente cloro che manifesta proprietà analgesiche di gran lunga superiori a quelle possedute dalla morfina; la vancomicina, infine, un antibiotico naturale anch'esso contenente cloro, rappresenta l'ultima difesa possibile per la cura di malattie causate da batteri insensibili al trattamento con altri antibiotici.
MA IL CLORO E'ANCHE MOLTO TOSSICO!
Gli esperimenti di laboratorio in genere vengono effettuati
su un piccolo numero di cavie, a dosi elevate e valutano la tossicità a breve e medio termine. E’ quindi difficile prevedere l’impatto che queste sostanze avranno fra mezzo secolo ed oltre. Le ricerche condotte negli anni 1980-‘90 hanno portato a risultati allarmanti, dimostrando un impatto negativo sulla salute pubblica ed, in particolare, sulla salute dei lavoratori impiegati nei cicli produttivi dell’industria del cloro. Nonostante gli effetti dell’esposizione alle sostanze tossiche dipendano da molti fattori, come la concentrazione della sostanza nell’ambiente e la durata dell’esposizione, sono diversi gli effetti oggi documentati da evidenze sperimentali, tra questi troviamo: tossicità sul sistema riproduttivo; alterazioni nel sistema endocrino; disturbi al sistema immunitario e patologie tumorali.