"Per un pugno di sale": la marcia di Gandhi contro la tassa inglese
Nel 1930 Gandhi lancia una grande campagna di disobbedienza civile, organizzando la spettacolare e commovente "marcia del sale".
Il sale è essenziale nell'alimentazione indiana e la sua produzione e posta sotto un rigido monopolio statale, gestito dal governo coloniale britannico. In India venivano prodotte 100.000 tonnellate di sale all’anno, ma era severamente vietato produrre sale personalmente, attraverso il processo di evaporazione, come anche raccogliere il sale marino che si deposita sulle spiagge. Sono norme evidentemente vessatorie ed è per violare queste norme che Gandhi organizza la sua marcia. Parte a piedi con alcuni suoi seguaci da Ahmedabad recandosi fino a Dandi, sulla costa di Gujarat.
Nel corso del camino (di circa 400 chilometri), la spedizione diventa una grande processione di massa.
Arrivata alla spiaggia Gandhi raccoglie un granello di sale, così violando la legge. In tutto il paese un'enorme quantità di persone lo imita. Le autorità britanniche non sanno che fare infatti le prigioni sono stracolmi di manifestanti arrestati per aver pacificamente violato la legge sul sale.
Il viceré dell'India, Lord Edward Irwin (1881-1959), propone allora a Gandhi di sospendere la manifestazione, in cambio gli offre la possibilità di andare a Londra a parlare con il presidente del consiglio (all'epoca il laburista Ramsay McDonald) Gandhi accetta, sperando di ottenere alcune concessioni.
Chi è Gandhi?
Il suo nome è composto a Maha che significa «grande» e Atma che significa «anima»; può essere quindi tradotto come «Grande Anima».
Gandhi nacque il 2 ottobre 1869 a Porbandar un paese molto povero.