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                                                         IL SALE NELLA STORIA

SALE (fr. sel; sp. sal; ted. Salz; ingl. salt).

Con questo nome (lat. sal; gr. ἅλς) si designò sin dai tempi più antichi il cloruro di sodio, usato come condimento, e poi le sostanze ad esso simili per sapore, salate o amare. In seguito fu esteso a indicare le sostanze minerali di aspetto cristallino. Solo in tempi recenti si viene chiarendo il concetto chimico di sale (v. sali), pur restando il cloruro di sodio il sale per eccellenza.

Il sale è uno dei minerali più importanti per l'economia dei popoli, siano essi primitivi oppure giunti ad un elevatissimo grado di civiltà, e il suo nome ricorre frequente, anche nella storia più antica, associato a fenomeni civili o religiosi assai notevoli. Fino dai tempi remotissimi gli antichi usarono il sale nella loro alimentazione, ricavandolo dai giacimenti minerali o dalle acque salse naturali o anche per evaporazione delle acque del mare. Migliaia d'anni a. C. i Cinesi già ricavavano il sale dall'evaporazione delle acque marine.

Neolitico

Già 10.000 anni fa, nel neolitico, il sale era un’importantissima fonte di conservazione. Quando gli uomini, passando dalla condizione di cacciatori-raccoglitori a quella di agricoltori-allevatori, cominciarono a sentire la necessità di proteggere e conservare inalterati cibi e alimenti per lunghi periodi di tempo, iniziarono a conservare il cibo con il sale. Veniva anche usato per l’igiene personale e come versione rudimentale del sapone.  E’ proprio in questo modo che il sale fu utilizzato, ancor prima che come condimento, come metodo di conservazione, soprattutto per carne e pesce.

 

Babilonesi

La salagione, un metodo di conservazione che asciuga tutta l’acqua presente negli alimenti, fa inventata dai babilonesi per conservare la carne di montone che era stata scelta come alimento di offerta al dio Marduk. Il sale era vera fonte di ricchezza, infatti i babilonesi iniziarono ad usare il sale come offerta per gli dei ed anche come strumento per riti religiosi.

 

 

Egizi

Gli egizi usavano una miscela di sali conosciuta come Natron per la mummificazione dei corpi dei defunti. Bianco o incolore nella sua forma più pura, il natron è una mistura di origine naturale composta da circa il 17% di carbonato di sodio e piccole quantità di cloruro di sodio e solfato di sodio; può assumere colorazioni che vanno dal grigio al giallo in base al contenuto di impurità.

Il natron era un componente fondamentale per la mummificazione perché è capace di disidratare il corpo.

Il natron era anche un ingrediente per la creazione del blu egiziano e per la fabbricazione della ceramica: veniva mescolato a sabbia e calce non solo durante la creazione di vasi e anfore, ma anche durante la lavorazione del vetro o nella saldatura di metalli preziosi.

Romani

Presso i romani il sale veniva usato anche a fini medici. Nel 400 a. C. Plinio il Vecchio dedicò sette capitoli del suo libro Storia Naturale a questo elemento. Il sale era un elemento così costoso che veniva dato come mezzo di pagamento ai soldati romani: da qui infatti deriva il termine salario. I romani costruirono enormi saline soprattutto a Ostia e Fiumicino, con il nome di Campus Salinarium romanium.

In epoca Romana, l’uso e la richiesta di sale aumentarono esponenzialmente, rendendo necessario un aumento della produzione e del commercio. Fu questo il periodo della realizzazione di nuove vie di comunicazione, tra cui la famosa Via Salaria che collegava l’Adriatico all’Etruria, creando un ponte diretto tra le saline di Ostia e la foce del Tevere.
Da questo momento in poi, il sale rappresenterà oltre che un’ambita merce di scambio, anche uno strumento di potere. Il sale era anche oggetto di scambi con l’Oriente, infatti i romani coniarono il sale su molte monete.

l sale con le sue qualità conservatrici e quindi ostacolatrici alla vita di organismi divenne, poi, per estensione anche il simbolo della sterilità:

Una leggenda vuole che  i Romani lo usarono  alla fina della guerra contro Cartagine. I Romani rrasero al suola la città e sulle rovine fu passato un aratro i cui buchi furono riempiti di sale per dichiarare arida e inospitale alla vita quella terra.

Medioevo

Durante il Medioevo il sale continuò ad essere ritenuto merce preziosissima, le gabelle applicate su di esso passarono dal 2,5% dell'età Imperiale al 20%, e l'Italia divenne il centro del suo commercio.soprattutto a Comacchio, Venezia che era la principale sede del sale per il medioevo, ma anche a Genova e Brindisi..

All’inizio dell’VIII secolo, con un trattato del 715, il Re longobardo Liutprando e la città di Comacchio scambiarono tributi (i longobardi) in cambio del diritto di risalire i fiumi Po, Mincio, Oglio, Adda e Lambro per commerciare il sale nella pianura Padana.

Questo commerciò durò fino al 932, quando Comacchio fu conquistata dai veneziani, che divennero i principali commercianti di sale in padania. Nel XIII secolo Venezia era ormai al primo posto nel Mediterraneo per il commercio di sale ed il Maggior Consiglio della Serenissima emanò una legge che obbligava ogni mercante a tornare a Venezia con del sale. Tra il XIV e il XV Venezia controllava le saline di tutto il Mediterraneo: Tripoli, Cipro, Malta, Ibiza, Barletta…

Con i ricavi di questi commerci Venezia finanziava guerre per terra e per mare, il pagamento degli interessi e l’ammortamento del debito pubblico. Chiunque tentava di sottrarsi al monopolio veneziano era coinvolto in vere  e proprie guerre del sale.

Numerose furono le valenze simboliche che la sostanza acquisì in questa epoca:
-fedeltà e stabilità se impiegata nei “patti di sale” dove con il suo scambio si stringevano accordi matrimoniali ed economici;
-metodo di purificazione dal demonio, se il sale veniva asperso durante battesimi, benedizioni o esorcismi, di uomini e animali;
-indice di malaugurio se la sostanza cadeva sulla tavola, perchè considerata preziosissima.

 

ETA' MODERNA

Abolita in Francia nel 1790 con la rivoluzione la tassa sul sale fu ripristinata da Napoleone e durò fino al 1945, mentre in Italia solo nel 1975 è cessato il monopolio statale sul sale che stabiliva un imposta intorno al 70% del prezzo di vendita.

Anche fuori dall’Europa le nazioni incassavano enormi somme dalle tasse sul sale, considerato fino al 1900 un oggetto raro e solo per i più ricchi.

ricordiamo in India la fomasa Marcia del sale, con cui Gandhi rivendicò il diritto della popolzione indiana ad accedere a questa risorsa 

 

Il sale fu oggetto di imposizione fiscale già dai romani fini in Italia al 1975 quando la tassa sul sale con il monopolio fu definitivamente abolita. Però si può ancora trovare fuori dai tabacchini l’insegna sali e tabacchi. Nel novecento lo stato possedeva 7 saline e due bacini minerari.

 

https://www.ilgiornaledelcibo.it/storia-del-sale-mille-usi-delloro-bianco/

 

https://www.naturalsal.it/sali/la-storia-del-sale/

 

https://blog.edoapp.it/sale-loro-bianco-dei-popoli/

 

 

https://thepasswordunito.com/2021/03/25/la-storia-del-sale-dal-neolitico-ai-nostri-giorni/

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Terza_guerra_punica

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Salagione

 

https://www.vitantica.net/2019/04/17/natron-sale-magico-egizi/

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